Il baule volante
L’ACCIARINO MAGICO
da Hans Christian Andersen
di e con Andrea Lugli
e con l’accompagnamento sonoro dal vivo di Stefano Sardi
una produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri
realizzata con il sostegno di Fondazione Teatro Comunale di Ferrara
per i bambini dai 5 ai 10 anni: SCUOLA PRIMARIA 2° CICLO (classi 3^ – 4^ – 5^)
Un-due un-due!
Un soldato marciava tornando dalla guerra!
Il suo zaino era quasi vuoto e la sua pancia pure, ma nel cuore aveva grandi speranze e sentiva il mondo sorridergli. Cammina cammina incontra una strega che, in cambio del suo coraggio, gli offre monete d’oro, d’argento, rubini e diamanti. E’ solo la prima di una serie di avventure mirabolanti dove trovano posto un cane fatato, ricchezze, fortuna ma anche pericoli, vicoli oscuri, speranze, profezie, incontri misteriosi, l’amore di una bella principessa e persino un immancabile lieto fine.
Cosa chiedere di più a una fiaba?
Niente, ora dobbiamo solo fare silenzio dentro e fuori di noi, e ascoltarla.
Lo spettacolo presenta una fiaba di Andersen meno frequentata ma, non di meno, cara all’immaginario collettivo per i significati reconditi che racchiude: la speranza verso il futuro, l’indomita forza della gioventù, l’importanza del coraggio ma anche della prudenza e ancora, saper andare nel profondo, superare la paura, domare l’ “animale misterioso e potente” nascosto laggiù, farselo amico e poi, nei momenti di pericolo, saperlo evocare e persino cavalcare.
La voce e il corpo narrante di Andrea Lugli si arricchiscono, in questa avventura, della voce di Stefano Sardi con i suoi virtuosismi e con le sue sorprese: canto, suono, evoluzioni multimediali con la pedaliera multi-effetto alla ricerca di suggestioni meta-melodiche che prendono per mano e portano dentro la storia.
L’Acciarimo magico, prosegue il percorso del Baule Volante sulla narrazione proponendo un percorso sull’ascolto. Quell’ascolto e quell’attenzione così difficili da carpire e ottenere da un pubblico sempre più abituato a guardare immagini che si susseguono a ritmo vertiginoso richiedendo parabole di attenzione sempre più brevi.
Qui si ascolta.
Qui si immagina.
Qui ci si ferma.
Qui servono concentrazione e attenzione.
Qui gli occhi si sgranano.
“La fiaba, mentre intrattiene il bambino, gli permette di conoscersi e favorisce lo sviluppo della sua personalità. Aiuta il bambino a stimolare l’immaginazione, a sviluppare l’intelletto, a chiarire le emozioni, ad armonizzarsi con le sue ansie e aspirazioni, a riconoscere appieno le difficoltà che incontra nella vita quotidiana. Nel contempo suggerisce soluzioni ai problemi che lo turbano e questo senza mai sminuirne la gravità e l’importanza.”
B. Bettelheim (da Il mondo incantato,1976)